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Gaetano Azzariti (1881-1961) è stato uno dei giuristi più importanti del Primo Novecento. Nominato giudice costituzionale nel 1956, eletto presidente della Corte nel 1957, in precedenza era riuscito a passare indenne il processo d'epurazione, da cui era emerso come fosse stato un magistrato fedele al fascismo, fino a essere nominato  presidente del tribunale della razza. Alla sua morte, la Corte gli dedicò un busto in onore, ignorando quel passato;  cinquant'anni dopo la sua vicenda è tornata alla luce.

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